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Sofia: attrazioni

  • Immagine del redattore: Alessia Bonardi
    Alessia Bonardi
  • 8 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 25 feb


Veduta della birra guinnes

Il simbolo della capitale bulgara è senz'altro la cattedrale ortodossa in stile neo-bizantino di Aleksandr Nevskij, la seconda più grande in tutta la penisola balcanica e nella cui cripta è presente il museo delle icone. L'ingresso alla cattedrale è gratuito ma è richiesto un pagamento di 5€ se si desidera fare foto all'interno. Si segnala nelle vicinanze la presenza di un grazioso mercato all'aperto.



 

Distillria di whiskey


Il mercato centrale al coperto di Sofia merita senza ombra di dubbio una visita: al piano inferiore sono collocati i negozi di "second hand" davvero convenienti, al piano terra le varie botteghe che offrono le specialità culinarie di tutto il mondo (provare lo strabiliante street food) e al piano superiore i vari negozi di souvenir. Merita una visita!




 

Opere d'arte contemporanea in museo


Al termine del bulevard Maria Luiza si trova un ampio ponte pedonale, nel quale sono presenti le statue raffiguranti dei leoni, simbolo della capitale. Il luogo è lasciato all'incuria e sovrasta il piccolo fiume sottostante, quindi sconsigliata la visita a meno che non si visiti il vicino mercato delle donne (Zhenski Pazar Women's Market).



 

Ragazza in museo di Dublino


La National Opera and Ballet di Sofia si trova in un bellissimo edificio nel cuore della capitale. Anche se non amanti delle opere teatrali, si consiglia di dedicarci una sera: le rappresentazioni sono molte suggestive. Noi abbiamo acquistato un palco personale per soli 15 € a testa dal quale abbiamo potuto assistere alla "Norma" di Bellini. Nell'intervallo tra i vari atti inoltre è offerto anche un piccolo aperitivo.

 

Castello di Dublino

La National Art Gallery è situata in un imponente edificio nel cuore di Sofia, dove è ospitata anche la sede del museo etnografico (di cui si consiglia la visita). L'edificio è stato nel tempo il quartier nazionale della polizia ottomana, per poi diventare residenza della famiglia reale bulgara sino all'avvento del comunismo. Consigliata la visita per una ricostruzione approfondita della storia bulgara.


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